VILLA DELLA REGINA
Concorso per la nuova manica accoglienza visitatori. 2010-2011


Con: Picco Architetti, +studio architetti associati, studio mg2.

Una nuova galleria d’ingresso, disposta su un piano inclinato verso la città, costituisce la soluzione architettonica ideata per accogliere il visitatore e condurlo naturalmente attraverso un accesso con lieve pendenza, in continuità con quelli di avvicinamento alla Villa, alla scoperta del compendio attraverso scorci visivi, attività, informazioni e anticipazioni alla visita. Lo sviluppo contenuto in altezza della nuova galleria e l’abbassamento del fronte rivolto alla città, mirano a conseguire la continuità visiva tra i percorsi di accesso, il parterre e le parti auliche e boschive dei giardini presenti a monte. I disegni di progetto originali del complesso, voluto dal principe cardinale Maurizio di Savoia, prefigurano sull’area di concorso un edificio di altezza limitata, caratterizzato da un prospetto pieno con piccole aperture verso il parterre nord e da una copertura risolta a giardini pensili.

La nuova galleria di accoglienza per i visitatori interpreta le linee guida del progetto originale nel fronte e nelle soluzioni di copertura e declina, in chiave contemporanea e funzionale, la volontà espressa dallo stesso cardinale Maurizio, di dotare il compendio di chiostri definiti da quinte alberate destinati al raccoglimento ed alla meditazione. La soluzione formale per il prospetto della galleria trae spunto dalle quinte alberate a fitta chioma squadrata tipica delle “palissades all’italiana” dei giardini rinascimentali. La lamiera forata a lastre che riveste la galleria vetrata, riprende la texture ed il rapporto vuoti-pieni delle folte chiome alberate delle palissades, il suo color “ruggine” rimanda ai colori naturali delle cortecce e della nuda terra. Il mattone faccia a vista, scelto per il rivestimento dei volumi destinati ai servizi e dei nuovi muri di contenimento della centrale termica esistente, rimanda alle tonalità dei mattoni impiegati per gli antichi loggiati di collegamento alla Villa; inoltre a quelli impiegati nei muri misti a pietre per il contenimento terra a valle dell’area d’intervento, alle tonalità dei coppi in laterizio della copertura della Villa. La scelta di differenziare il nuovo intervento dalle tinte chiare, proprie delle pietre calcaree e degli intonaci dei muri e dei parapetti, presenti nelle parti auliche dei giardini e nel belvedere, è conseguente ad un ricercato rapporto con l’esistente e alla volontà di incorniciare il contesto ricorrendo ad un naturale contrasto cromatico.